Una scelta di grande valore

Un lascito è per noi garanzia di continuità e ci permette di pianificare gli interventi ed i progetti di ricerca a lungo termine; una forte spinta per dare a ciascun paziente le migliori opportunità terapeutiche ed una migliore qualità di vita.
  • Cosa significa fare testamento?

    Fare testamento è prima di tutto un gesto di responsabilità verso i propri cari perché ne tutela i diritti.

    Consente, nel rispetto della legge, di esprimere le proprie volontà, di evitare conflitti in famiglia e di salvaguardare i diritti delle persone che si portano nel cuore.
    Con il testamento hai anche l’opportunità di destinare un lascito alla Fondazione Malattie del Sangue E.T.S., per consentire alla ricerca di riscrivere il futuro dei pazienti che soffrono di leucemie, linfomi e mielomi ed altre malattie del sangue. Un gesto che ha un grande valore per il domani di tutti.

  • Chi può farlo?

    Tutti possono fare testamento e le procedure da seguire sono rapide e semplici. In qualsiasi momento il testamento può essere aggiornato o riscritto completamente. Ciò nonostante, in Italia solo una piccola percentuale di persone fa testamento.

  • Perché farlo?

    Molti ritengono che sia un atto costoso, riservato solo a chi dispone di grandi patrimoni oppure “non urgente” o “inutile”, vista la rappresentazione lontanissima del momento in cui le volontà in esso contenute potrebbero essere attuate. In realtà è un’importante manifestazione di responsabilità familiare e sociale: il modo più sicuro di scegliere come destinare quanto si possiede.
    Non è mai troppo presto per pensare al futuro dei familiari e delle persone che abbiamo nel cuore; è giusto fare testamento quando si è lucidi, calmi, sereni e tranquilli e non nei momenti più drammatici della vita.

  • A chi possono essere destinati i propri beni?

    Oltre ai propri cari, ci possono essere amici a cui si è legati da affetto profondo o Organizzazioni particolarmente vicine, di cui si condividono i progetti e gli  obiettivi. Il testamento è lo strumento attraverso cui è possibile destinare parte dei propri beni ad Associazioni, Fondazioni, Istituzioni, a cui siamo riconoscenti.

  • Come si fa?

    Fare testamento non è un processo complicato, basta seguire la corretta metodologia per evitare che le nostre volontà siano contestate facendo venir meno i nostri desideri. In ogni caso, per avere il giusto consiglio per ogni situazione, ci si può rivolgere ad un legale o ad un notaio.

    Di seguito, le tre forme ordinarie di testamento:

    • Il testamento olografo è la forma più semplice per esprimere le proprie volontà; basta munirsi di un qualunque foglio di carta e scrivere a mano le proprie volontà, con la data (giorno, mese e anno) e la firma (nome e cognome) posta alla fine delle disposizioni.
      Il testamento olografo non può essere scritto da altri né a macchina ne’ al computer, neanche in una piccola parte perché risulterebbe nullo.
      Per evitare che il testamento olografo venga perso o distrutto è consigliabile scriverlo in due o più originali e depositarne uno fiduciariamente presso un notaio, un avvocato o altre persone di fiducia.
      Importante evidenziare che due o più persone non possono fare testamento olografo con un unico atto.
    • Il testamento pubblico è redatto da un notaio, secondo le volontà espresse dal testatore, in presenza di due testimoni. Deve essere datato e va sottoscritto sia dal testatore sia dai testimoni. Viene conservato negli archivi del Notaio.
    • Il testamento segreto unisce i vantaggi della custodia del documento da parte del Notaio con il mantenimento della segretezza. Infatti viene redatto secondo le formule del testamento olografo, poi consegnato già sigillato in presenza di due testimoni ad un Notaio che ignora il contenuto, ma provvede alla sua custodia. A volte il testamento può anche essere sigillato davanti al Notaio.
  • Qual’è la quota del patrimonio che può essere destinata alla Fondazione?

    La “quota di legittima” è la quota di patrimonio riservata per legge inderogabilmente ai familiari e quindi non può essere utilizzata per altri scopi.
    La “quota disponibile” può invece essere destinata a Fondazioni, Associazioni, Organizzazioni o persone fisiche, cui vogliamo esprimere il nostro riconoscimento.

    Nella maggior parte dei casi le “quote di legittima” sono le seguenti:

    solo il coniuge 1/2 al coniuge (legittima)
    1/2 quota disponibile
    il coniuge e un figlio 1/3 al coniuge (legittima)
    1/3 al figlio (legittima)
    1/3 quota disponibile
    il coniuge, due o più figli 1/4 al coniuge (legittima)
    2/4 ai figli (legittima)
    1/4 quota disponibile
    un figlio 1/2 al figlio (legittima)
    1/2 quota disponibile
    due o più figli 2/3 ai figli (legittima)
    1/3 quota disponibile
    ascendenti legittimi 1/3 agli ascendenti (legittima)
    2/3 quota disponibile

    È importante sapere che le disposizioni testamentarie a favore della Fondazione Malattie del Sangue E.T.S. sono esenti da qualsiasi imposta.

  • Esistono altre forme di sostegno?

    Oltre alle “donazioni liberali” è possibile finanziare l’attività della Fondazione Malattie del Sangue E.T.S. attraverso le polizze assicurative o il trattamento di fine rapporto.

    Polizze vita:

    Ciascuno può stipulare un contratto con una compagnia assicurativa, indicando come beneficiaria la Fondazione. La polizza vita è una modalità semplice e vantaggiosa dal punto di vista fiscale. I premi di volta in volta pagati sono ammessi quali oneri detraibili in occasione della propria dichiarazione dei redditi. Molto importante sottolineare che l’indicazione del beneficiario nella polizza può essere cambiata in qualunque momento.

    Trattamento di fine rapporto:

    Un lavoratore dipendente, in assenza di coniuge, figli e parenti entro il terzo grado può disporre per testamento che la propria indennità di preavviso e di fine rapporto sia a favore della Fondazione Malattie del Sangue E.T.S..

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